​VETRERIA DE FINA DI FORTUNATO RIZZO SAS

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SICUREZZA

​​Ogni nostra realizzazione diventa un progetto unico, una vera opera d'arte

La sicurezza è regolamentata da una norma molto chiara: UNI 7697, che indica per ogni specifica applicazione in edilizia un vetro che sia "non pericoloso" in caso di rottura. E' bene evidenziare che gli ambienti domestici, sono iluoghi dove si verificano il maggior numero di incidenti. Per questa ragione la UNI 7697 prevede dei vetri di sicurezza anche in applicazioni residenziali.

 

La norma UNI EN 12600 comunemente chiamata anche "Prova del pendolo" classifica i vetri in funzione del comportamento e della modalità di rottura dopo l'impatto di un pendolo che simula l'urto di un corpo molle, ovvero dell'urto di una persona.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il test utilizza un dispositivo di simulazione composto da una struttura che sostiene il vetro ed un peso di 50 ± 0,1 kg con due speciali pneumatici. La classificazione delle prestazioni di un vetro è espressa utilizzando due cifre e una lettera nel seguente ordine α (β) Φ dove:

 

α indica l'altezza di caduta SICURA

la classe Maggiore tra le altezze di caduta durante la quale il vetro non si rompe o si rompe In conformità ad un  vetro sicuro. Per rottura sicura si intende una rottura di tipo * 0 * *

 

β è il tipo di rottura

 

Ф indica l'altezza di caduta INTEGRA

la classe Maggiore tra le altezze di caduta durante la quale il vetro non si rompe o si rompe In conformità ad un vetro integro. Per rottura Integra si intende una rottura di tipo *.

 

Tipologia di rottura per la valutazione delle altezze α Φ:

 

Altezze di caduta del pendolo:

1 = 1200mm; 2 = 450mm; 3 = 190mm

 

Rottura di tipo*

Appaiono crepe, ma nessun taglio o apertura all'interno della quale non possa penetrare una sfera di diametro 76 mm con una forza massima di 25 N. Se si staccano particelle, il peso non deve superare la massa equivalente a 10.000 mm² del provino originale.

Tipologia di rottura tipica del vetro stratificato

 

 

Rottura di tipo * *

il provino si disintegra e il peso delle 10 particelle più grandi non supera la massa equivalente a 6500 mm² del provino originale.

Tipologia di rottura tipica del vetro temperato termicamente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alcuni esempi:

un vetro stratificato è classificato 1B1 se resiste ad un impatto senza permettere la penetrazione anche da un altezza di 1200 mm; un vetro stratificato è classificato 2B2 se resiste dell'impatto senza permettere la penetrazione anche da un altezza di 450 mm; un vetro temperato termicamente è classificato 1C1 se resiste senza rompersi ad un impatto da un altezza di 1200 mm; un vetro temperato termicamente è classificato uno 1C2 se resiste senza rompersi ad un impatto da un altezza di 450 mm. Da un'altezza di 1200 mm si romperà in conformità alla frammentazione sicura.

 

Alcune considerazioni:

nella formula α (β) Φ, rappresentando "α" la rottura sicura ed essendo sempre sicuro (anche dopo la rottura) un vetro temperato raggiungerà sempre il valore massimo della lettera "α" , dunque sarà classificato come: 1C3, 1C2 o 1C1; nella formula α (β) Φ, rappresentando "Φ" la rottura integra ed essendo sempre sicuro un vetro integro, un vetro stratificato avrà sempre di due numeri uguali prima e dopo la lettera: 3B3, 2B2, 1B1.

 

 

Sicurezza: UNI 7697

il vetro di un infisso si può rompere per molte ragioni: un colpo d'aria, una rottura causata da un urto accidentale, un tentativo di effrazione ed altro ancora, ma ciò che importa è che, una volta rotto, il vetro non diventi pericoloso. Il vetro di sicurezza quando si rompe non dà origine a spigoli vivi: questi tipi di vetri sono stratificati o temperati termicamente.  La Stratifica (o la laminazione) consiste nell'assemblaggio di due o più vetri tra loro mediante uno o più plastici invisibili, in caso di rottura il vetro è tenuto insieme dal plastico: un chiaro esempio il parabrezza delle auto. La tempera termica consiste nel raffreddare bruscamente il vetro precedentemente riscaldato in un apposito forno. Grazie alle sollecitazioni interne intrinseche al processo, in caso di rottura, il vetro temperato si rompe in piccoli frammenti non taglienti.

La normativa italiana, UNI 7697, prevede vetri di sicurezza in diverse applicazioni ed è responsabilità del Vetraio e del serramentista fornire al consumatore soluzioni che rispondono a quanto previsto dalla regolamentazione le tipologie rappresentate in seguito sono puramente indicative ed illustrano solo una delle possibili letture di alcune delle voci contenute nei prospetti della uni 7697

 

 

 

 

 

 

 

 

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